Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

Copertina del libro di colore marrone con l'immagine di un'incisione preistorica in mezzo
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene / Roy Lewis – Adelphi, 1992

Una famiglia di uomini scimmia, capeggiata da un padre con il pallino del progresso, è alle prese con le prime grandi scoperte che consentiranno all’uomo di evolversi. Dalla scoperta del fuoco e della cottura, alla ricerca di una moglie che non sia della propria tribù, l’uomo preistorico comincia a distinguersi dagli animali, ma anche a capire che ogni nuova scoperta va utilizzata “bene”, perché il progresso spesso migliora, ma a volte danneggia.

Il libro, pur essendo dichiaratamente divertente, risulta in realtà pervaso da una ironia sottile, un filo di umorismo che si intreccia ad ogni vicenda narrata e che forse non tutti i ragazzi riescono a cogliere, soprattutto i più giovani. Se si perde questa chiave di lettura il testo può addirittura risultare noioso e può venire meno la riflessione che dà al testo il suo significato. “Il progresso va sempre bene, fa sempre bene?”.

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