Il libro è stato scritto in collaborazione con il giornalista e scrittore libanese Sélim Nassib, che ha raccolto e tradotto la testimonianza di vita e di lotta di Asmaa Alghoul. Descrive la vita nella Striscia di Gaza, dal 1987, anno della prima Intifada, fino al 2014.
Asmaa Alghoul è nata a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in un campo profughi, in una casa che oggi non esiste più, distrutta nel 2014 da due missili israeliani.
Racconta chi sono gli abitanti di questa terra e la loro convivenza tra diverse religioni e idee, le insanabili rivalità tra i due gruppi politici dominanti: gli islamisti di Hamas e l’Autorità Palestinese, Al-Fatah, racconta le continue incursioni e bombardamenti dell’esercito israeliano a cui la popolazione di Gaza è costantemente sottoposta.
Asmaa è una figura particolare: da ragazza a donna, è sempre rimasta fedele alle sue idee liberali, una musulmana credente che rifiuta il velo, una giornalista coraggiosa e intraprendente che non risparmia le critiche anche ai governanti Palestinesi e che si racconta così: “ Gaza è sempre stata ribelle. Io sono sua figlia , io sono come lei”.
La sua testimonianza è oggi di grande importanza, poiché offre una prospettiva unica sulla complessa realtà della Palestina, resa ancora più attuale dagli eventi sanguinosi del 7 ottobre 2023 e dalla successiva risposta militare israeliana.
“Uno ammazza per mantenere al potere la propria famiglia, l’altro ammazza in nome di un’interpretazione distorta dell’islam, il terzo ammazza in nome di una terra cosiddetta promessa… E i missili cadono sempre sulla testa degli stessi, quelli che non hanno potere, quelli che dormono credendosi al sicuro, che hanno la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato…”
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L’aranceto / Larry Tremblay – Beisler, 2022