Caterina vive con grande disagio il rapporto con il proprio corpo e non la conforta il fatto che tutti i membri della sua famiglia abbiano come lei molti chili in eccesso. Quando esce di casa si sente esposta senza difese all’impietoso giudizio di chi la osserva e reagisce ad ogni approccio con cinismi e ostilità. Anche a scuola gestisce con scarso slancio l’amicizia con la compagna Anna, dubitando continuamente della sua sincerità. L’unica persona verso cui nutre fiducia è la professoressa di lettere che frequenta anche al di fuori dell’orario scolastico.
Mentre la famiglia si accinge ad organizzare una festa per il suo diciottesimo compleanno, Caterina, ossessionata dall’idea di sentirsi guardata e valutata, si sente travolgere da qualcosa che non sa più controllare.
Questa drammatica storia di formazione è caratterizzata dalla spietata lucidità con cui la protagonista analizza sé stessa auto-condannandosi all’esclusione. Il lettore si trova quindi coinvolto in una storia di particolare durezza, dove il riscatto viene conquistato rischiando pericolosamente di superare il limite estremo.
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